lunedì 5 ottobre 2009

Profumi d'oltremare

Week end pienissimo ma nel quale siamo riusciti a ritagliarci un pò di tempo per cucinare.
Si, insieme. Per pasticciare un pò con spezie in incursioni mediorientali.
Ieri, abbiamo pensato fosse una delle ultime giornate possibili per un'insalata fredda: climaticamente parlando. Così vada per il tabouleh: piatto freddo a base di grano ( e stavolta ho trovato anche il burghul alla coop!) con pomodori, prezzemolo, menta, cipolla rossa, condito con olio evo, limone e pepe.
E, oggi, mentre nelle case del vicinato era giornata di troccoli, cicatielli e ragù, noi ci siamo lanciati in un'elaborata preparazione di felafel e hummus: due piatti a base di ceci che hanno accompagnato la mia estate palestinese.
In casa regnava un profumo di coriandolo e cumino da svenimento....
Quanti ricordi!
E devo dire che anche il sapore mi ha soddisfatto!
La preparazione è lunga ma non particolarmente difficile.
Occorre mettere i ceci secchi in ammollo ( io ne ho fatti circa 300 gr: peso da secchi!) per farli rinvenire: in teoria basterebbero 12 ore...i miei dopo le 36 erano ancora dei selci così gli ho dato una sbollentata in acqua con un spicchio d'aglio e peperoncino. A seguire nel minipimer con un altro spicchio d'aglio! Una volta ottenuta la purea, aggiungervi mezzo cucchiaino di bicarbonato, quattro di farina, due cucchiai di prezzemolo fresco tritato, mezzo cucchiaino di cumino in polvere e un cucchiaio di coriandolo fresco ( io ho usato quello secco). Sale a piacere e una mezzoretta in frigo....per finire con tuffo ( breve!) in olio di semi bollente! Buonissime!
Per l'hummus, invece, ho utilizzato una scatola di ceci conservati. Li ho messi sul fuoco con la loro stessa acqua, uno spicchio d'aglio e peperoncino: passato tutto con mezzo limone e condito con filo d'olio e paprica. Mancava un ingrediente importante: la salsa tahine, una crema di sesamo che purtroppo qui non è reperibile ma...mi sono procurata la ricetta casalinga per la prossima occasione!
Un bel pranzetto: noi eravamo davvero soddisfatti!

sabato 3 ottobre 2009

La frase d'amore più vera è: "Hai mangiato?"

Ieri pomeriggio il mio fidanzato, il mestolo della cucina, è uscito da lavoro alle 17.30 con un certo languorino: insomma, con una certa voglia di "spizzicare". Siccome ognuno conosce le sue bestie e io, modestamente, la mia bestiolina la conosco molto bene, ho pensato "e mo' come lo sfamo?!".
Lascio il pc, apro il frigo e mi faccio guidare...
Ho i pomodori: cucinerò una gialletta!
Un piatto del sud italia che mia nonna cucinava quando ero piccola, che mio nonno adorava e che, tra l'altro, tira via un filone di pane!

Ho preparato un soffritto di cipolla e peperoncino calabro, nel quale ho buttato i pomodorini spaccati a metà. Un pò di sale, pochissississssimo curry ( una aggiunta tutta mia!) e un pò di zucchero per caramellare... L'odore era eccezionale ( mi sono quasi pentita di aver mangiato a pranzo!), così ho pensato di accostarci un pò di cous cous. Ne avevo di quello precotto: dopo cinque minuti e dopo averlo sgranato con un pò di prezzemolo, lo spuntino è bello e pronto...accompagnato da caciocavallo pugliese stagionato e marmellata di peperoni.....
Il mestolo faceva capriole tra il frigo e il forno...
Buon Appetito!